Il tricolore marchio di garanzia

Scorrendo le ultime notizie l’occhio oggi mi è caduto su Gerace. Per la precisione mi sono soffermato su un articolo che annunciava la nascita di una lista civica per le prossime elezioni amministrative di quel comune. 

Credo.

Dico credo perché non ho letto praticamente nulla di quell’articolo: mi ha subito colpito il logo della lista. Ben disegnato, bei colori ma con una nota fortemente stonata: un decoro tricolore al centro. 

Il mio cuore di uomo del Sud non riesce più a tollerare sfregi del genere contro le nostre genti. E’ intollerabile che qualcuno usi ancora, in un comune del Sud e per un comune del Sud, il simbolo di ciò che è stato per noi una tragedia come segno di abbellimento (e di vanto). La memoria storica va conservata e rinfrescata in onore dei nostri avi che diedero la vita per la nostra terra, calpestati dall’invasore barbaro che nulla ci risparmiò in fatto di sofferenze. 

Pertanto se tollerò per forza di cose che le istituzioni espongano quei colori (legge) non tollero più tutti coloro i quali lo fanno senza essere costretti o peggio lo fanno pensando di fare cosa buona e giusta.

I nuovi amministratori nei comuni del Sud avranno l’obbligo morale di rinominare le piazze, le strade, i vicoli intitolati ai nostri carnefici e non quello di fregiarsi, senza motivo, del verde, del bianco e del rosso. 

Non conosco le persone che compongono quella lista: io ho visto solo il logo. E solo per quello li boicotterei alle urne!