Quando il lupo cattivo si traveste da cappuccetto rosso

L’ausilio di gente (mal) pagata. Tanto basta. Una testata online, una cartacea, una tv. Ne ho visti e sentiti talmente tanti di questi episodi nella mia vita che ormai quando leggo di un colpevole, certo o presunto, automaticamente lo considero quasi vittima; stessa cosa al contrario: la presunta vittima ai miei occhi diventa colpevole. Quasi per certo.
Mi informo però, prima di regalare a me stesso il giudizio definitivo.

Mi informo perché so che la maggior parte dei cosiddetti giornalisti lavora per un soldo e mezzo. Certe volte neanche per quello.
Sono stato a contatto, per un breve periodo, con una redazione di un quotidiano online. Li ho visti aprire le email con soggetto “Comunicato Stampa” e senza neanche leggerle pubblicarle direttamente online. Nessuna verifica, nessun controllo. Cercavano una foto su google attinente e via.. nomi di persone date in pasto all’opinione pubblica. Solo perché il proprietario della testata esigeva un tot di articoli minimi al giorno. Pena la fame!

E’ capitato anche a me per ben due volte di passare dallo status di “vittima” a quello di “colpevole” per mano della stampuccia di periferia quindi comprendo perfettamente il problema. Quello che mi pare sfugga a codesti professionisti della parola è che non solo infangano terze persone (o elevano persone che non lo meritano, a seconda dei casi!) ma stanno letteralmente distruggendo la loro professionalità e soprattutto quella dei loro colleghi seri, onesti, disinteressati.
Io in questo preciso istante invece di scrivere questo post potrei scriverne uno totalmente di fantasia. Potrei scrivere, per assurdo, che mi hanno appena incendiato l’automobile. Potrei fare allusioni più o meno velate sui responsabili e sui motivi di tale vil gesto. Potrei dire che sono intimorito e fortemente provato per l’accaduto. E potrei inviare questo post di fantasia a due, tre testate online locali.
Lo pubblicherebbero immediatamente. Fidatevi. Ed in poche ore diventerebbe virale. Ripreso da altre testate, condiviso su facebook e twitter, ecc, ecc, ecc.

Questo tipo di notizie fa ascolto, fa visualizzazioni sul sito. Le visualizzazioni fanno vendere più pubblicità. La pubblicità fa guadagnare. Fa guadagnare il proprietario del giornale. Punto.

E chi scrive?

Beh, chi pubblica articoli del genere nel medio termine verrà “sgamato”. La sua credibilità sarà pari a quella di cui godono due comari che chiacchierano sull’uscio delle loro porte di casa. Chi pubblica articoli di “fantasia” riceverà prima tante visite sul sito e tanti “like” sulla condivisione dello stesso sui social e poi probabilmente riceverà tante visite dalle forze dell’ordine.

 

Evitate di “sputtanarvi” sul nascere. Evitate di infangare la serietà dei vostri colleghi che di questo mestiere hanno fatto la loro ragione di vita.

Verificate chi è il cattivo e chi la vittima prima di pubblicare. Altrimenti il cattivo diventerete voi. In questi ultimi giorni non avete fatto altro che dipingere il carnefice come vittima e la vittima come carnefice. Se lo avete fatto per soldi, per ignoranza, per simpatia, per follia in ogni caso siete colpevoli. Forse più del carnefice stesso.

Vergognatevi.. e meditate!

 

Una risposta a “Quando il lupo cattivo si traveste da cappuccetto rosso”

  1. Ultimamente si sentono di tutti i colori mi è piaciuto tantissimo il lupo con cappuccetto rosso che non lo vedo per niente intimorito si vede che il lupo e più spaventato di cappuccetto rosso ….. Purtroppo chi a poterere caro Amico Rocco comanda io sono della tua stessa opinione ho 0 poteri ma come dici tu se ognuno facessimo il lavoro giusto Saremmo tutti alla pari (BRUNO N)

     

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