Il sudore profumato

L’abbraccio d’un sudore profumato
m’accolse coi capelli tutti neri
quegli occhi sorridenti, ‘sì sinceri
atipici nel corpo d’un soldato

Settanta e più denari mi costasti
ma il pentimento mai mi fu vicino
né prima e dopo del comun cammino
finito il qual piacere mi donasti

Rotonda e generosa cominciavi
ad indicar la via con la tua bocca
e t’osservavo, lenta ti muovevi
che pelle con la pelle non si tocca

e non parlavi più per la stanchezza
che il dondolar su me ti procurava
di spalle t’adagiasti e sospirava
la pelle tua e ‘l viso che bellezza

Allora spesi io le mie energie
un decimo di quel che ricavavo
guidandoti un abbraccio forsennato
mi cinse per la vita, io tremavo

Le labbra regalasti allo straniero
e ‘l lungo cavalcar su quel sentiero
finito quando senza velo alcuno
guidasti con la mano il condottiero

L’appagamento m’annebbiò la vista
il ventre colmo di piacere umano
settanta e più denari in una mano
tornato a casa al suono del pianista.