Sono guarito dal Covid

Sono uno dei numeri. Sono uno di quei numeri che quotidianamente vengono diffusi dalla stampa. Sono uno di quelli che ha preso il COVID.
Il 10 maggio 2021 mi sottopongo ad un tampone rapido su consiglio di un’amica che avevo visto qualche giorno prima e che era risultata positiva. Due ore dopo circa, sul sito del laboratorio analisi, leggo il referto e rimango senza fiato e senza parole: positivo al sars covid o come diavolo scrivono loro. Rientro in me piano piano ed inizio ad avvertire prima il mio medico, poi il mio sindaco e poi la mia famiglia. Scrivo un post su Facebook per avvertire chi avevo incontrato della mia positività.
A sera inizio ad avere i primi sintomi. “Come andrà a finire? Bene o male?” Momenti di panico fanno a turno con momenti di rassegnazione. Stranamente ho anche momenti di “liberazione”. Sì, temevo quel momento da un anno abbondante, dal primo lockdown del 2020. Ed eccolo lì. Non era giusto, io mi ero guardato sempre, ridotto al minimo la vita sociale ed i contatti umani. Eppure non era servito a nulla.
Qualche giorno di febbre neanche alta, un giorno di mal di pancia forte, giorni di debolezza. Poi tutto via. Sono stato fortunato. Il mio corpo ha reagito bene anche grazie alle cure di un medico che mi ha seguito come fossi suo fratello. Mattina, pomeriggio e sera era sempre a mandarmi messaggi whatsapp, a chiedermi, a rincuorarmi, ad incoraggiarmi. Ed una valanga di vitamine, integratori, qualche aspirina e due cicli di tre giorni di antibiotico.

23 giorni dopo (ieri sera, 2 giugno) arriva il risultato dell’ultimo tampone: negativo. La sensazione provata è il rovescio della medaglia di quella del 10: forte emozione, questa volta però assolutamente buona.
Ed oggi, 3 giugno, sono uscito in moto la mattina. Solo io e lei per la prima ora, a prendere aria e godermi il sole della tarda mattinata calabra ionica (cosa che non faccio praticamente mai) e poi pomeriggio, con la mia ragazza, in giro a fare shopping e trovare qualche amico.
Oggi è stata una delle più belle giornate della mia vita.

Per questo sarò sempre grato a Dio, al medico che mi ha assistito ed alla mia donna. Questo giorno, insieme con i ventitré precedenti, resterà impresso nella mia anima per il resto dei miei giorni e per sempre sarò grato a Dio, al medico che mi ha assistito ed alla mia donna.

Grazie.